Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51207 del 19 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51207PEN

Massima

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La circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 richiede, ai fini della sua configurabilità, che la condotta criminosa sia connotata da modalità idonee a manifestare il collegamento con contesti associativi di tipo mafioso, in modo da esercitare un effetto di intimidazione sulla vittima. Tale valutazione non può essere condotta guardando unicamente all'intenzione dell'agente, ma deve tenere conto, in astratto, della capacità delle modalità adottate di indurre l'effetto di maggior intimidazione, che costituisce il motivo di più accentuata pericolosità che il legislatore ha inteso reprimere. Pertanto, ove la condotta tenuta non faccia espresso riferimento a collegamenti con contesti associativi o all'appartenenza dell'agente a sodalizi di stampo mafioso, né vi siano manifestazioni espressive o atteggiamenti allusivi in tal senso, ma si limiti a collocarsi in un contesto ambientale caratterizzato dal dato storico dell'esistenza di gruppi organizzati in grado di esprimere un controllo del territorio e delle attività criminali, dovranno essere individuate le circostanze di fatto che dimostrino la conoscenza diffusa di tale dato e l'appartenenza della vittima a gruppi sociali e comunità in cui sia notoria l'esistenza dei gruppi mafiosi organizzati. In assenza di tali elementi, la mera ubicazione dell'attività del soggetto passivo in un territorio sottoposto al controllo di una cosca criminale non è sufficiente a integrare l'aggravante, essendo necessario accertare l'idoneità in concreto del metodo adottato nell'esplicare sull'offeso l'effetto intimidatorio derivante dall'evocazione dell'esistenza di organizzazioni mafiose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergi - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 4/7/2019 del Tribunale di Roma;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Di Paola Sergio;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Viola Alfredo Pompeo che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso propost…

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