Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 32648 del 7 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32648CIV

Massima

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Il provvedimento di incandidabilità per infiltrazioni mafiose può essere adottato nei confronti di un amministratore locale che, pur non essendo direttamente coinvolto in attività illecite, abbia colpevolmente omesso di intervenire per porre fine alla situazione di osmosi tra amministrazione e criminalità organizzata, consentendone il perdurare. L'accertamento della responsabilità dell'amministratore non richiede la prova di specifici atti di favoreggiamento, essendo sufficiente la dimostrazione di una condotta omissiva e di inerzia colpevole rispetto a comportamenti di altri soggetti che hanno agevolato l'infiltrazione mafiosa nell'ente locale. Pertanto, l'incandidabilità può essere disposta anche in assenza di una diretta partecipazione dell'amministratore alle attività illecite, quando egli non abbia adottato le misure necessarie ed opportune per impedire il consolidamento dei legami tra amministrazione e criminalità organizzata, di cui era o avrebbe dovuto essere a conoscenza in ragione del suo ruolo. In tali ipotesi, il provvedimento di incandidabilità non costituisce una mera conseguenza automatica dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, ma richiede una specifica valutazione della posizione e della responsabilità del singolo amministratore, alla luce degli elementi fattuali emersi, idonei a dimostrare il suo contributo, seppur omissivo, al perdurare della situazione di contiguità tra amministrazione e criminalità organizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VALITUTTI Antonio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. C. G. - Consigliere

Dott. PARISE Clotilde - Consigliere

Dott. CAIAZZO Rosario - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 21710/2021 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che lo rappresenta e difende ope legis;
- controricorrente -
E sul ricorso successivo:
(OMISSIS), elettiv…

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