Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20650 del 15 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20650PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura quando l'agente si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale egli "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale condotta partecipativa può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza dell'agente al sodalizio, purché si tratti di indizi gravi e precisi, idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, il decorso di un certo lasso di tempo dall'ultima condotta partecipativa accertata non è di per sé sufficiente a elidere la presunzione relativa di persistenza del pericolo, ove non siano addotti elementi idonei a dimostrare il recesso o la dissociazione dell'imputato dal sodalizio criminoso, tenuto conto altresì del ruolo fiduciario rivestito nell'ambito dell'associazione e della personalità dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20 ottobre 2022 emessa dal Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARCANGELO Fabrizio;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VENEGONI Andrea, che ha chiesto di dichiarare inammissibile o, comunque, di rigettare il ricorso;
lette le conclusioni dell'avvocato (OMISSIS),…

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