Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9073 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:9073SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'opera abusiva è stata realizzata in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio su immobili sottoposti a vincoli paesaggistici, ambientali e di tutela dei parchi e delle aree protette, indipendentemente dalla natura del vincolo (assoluto o relativo), in quanto tali opere non sono suscettibili di sanatoria ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), d.l. n. 269/2003 e dell'art. 3, comma 1, lett. b), l.r. Lazio n. 12/2004. L'Amministrazione non è tenuta ad acquisire il parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo, essendo sufficiente l'indicazione dei vincoli esistenti e della loro incompatibilità con l'opera abusiva per motivare il diniego di condono. La motivazione del provvedimento di diniego, pur se sintetica, è ritenuta adeguata laddove contenga gli elementi essenziali che giustificano l'incompatibilità dell'intervento con le esigenze di tutela poste a base del relativo vincolo, senza necessità di una puntuale confutazione delle osservazioni presentate dal privato ai sensi dell'art. 10-bis della l. n. 241/1990. Il decorso del tempo dalla presentazione dell'istanza di condono non incide sulla legittimità del provvedimento di diniego, atteso che le opere abusive realizzate in zone vincolate non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria, indipendentemente dal tempo trascorso.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/05/2024

N. 09073/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01378/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1378 del 2018, proposto da
Gregorio Costabile, rappresentato e difeso dagli avvocati Eugenio Mingoia, Andrea Nervi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Andrea Nervi in Roma, piazza Giuseppe Mazzini n. 8;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Andrea Magnanelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.