Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche mediante la partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di organizzazione di trasporto di stranieri nel territorio dello Stato, è configurabile quando l'imputato svolge un ruolo attivo e qualificato nell'ambito dell'organizzazione criminosa, come quello di pilota dell'imbarcazione utilizzata per il trasferimento via mare di numerosi migranti irregolari, in condizioni di grave pericolo per la loro incolumità, e mantiene costanti contatti telefonici con altri membri dell'organizzazione, dimostrando così un rapporto fiduciario con gli stessi. La mancanza di resipiscenza e di spirito collaborativo dell'imputato, unitamente alla gravità e alla non occasionalità della condotta, esclude la concessione delle circostanze attenuanti generiche, in considerazione dell'elevato rischio di potenziali stragi connesso al fenomeno dell'immigrazione clandestina.