Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45553 del 28 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45553PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare adottato dal giudice per le indagini preliminari non vincola l'apprezzamento dell'ufficio del pubblico ministero titolare delle indagini preliminari circa la rilevanza degli elementi indiziari acquisiti, né quello del giudice del dibattimento ai fini del rinvio a giudizio. Pertanto, l'interesse all'impugnazione dell'ordinanza di riesame che ha modificato la misura cautelare è di mero fatto e non può fondare la persistenza dell'interesse al gravame una volta che l'indagato sia stato rimesso in libertà. L'interesse all'impugnazione può tuttavia sussistere in relazione alla riparazione per l'ingiusta detenzione, ma deve essere espressamente dedotto dal ricorrente e valutato dal giudice nella sua attualità e concretezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fr. Al. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza ex articolo 309 c.p.p. del Tribunale di Bari, emessa il 8.4.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del cons. Dott. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

- uditi i difensori avvocati Laforgia M. e C. F.…

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