Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 30422 del 10 agosto 2005

ECLI:IT:CASS:2005:30422PEN

Massima

Massima ufficiale
A seguito di annullamento per vizio di motivazione, il giudice di rinvio è vincolato dal divieto di fondare la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Corte di cassazione, ma resta libero di pervenire, sulla scorta di argomentazioni diverse da quelle censurate in sede di legittimità ovvero integrando e completando quelle già svolte, allo stesso risultato decisorio della pronuncia annullata. Ciò in quanto spetta esclusivamente al giudice di merito il compito di ricostruire i dati di fatto risultanti dalle emergenze processuali e di apprezzare il significato e il valore delle relative fonti di prova, senza essere condizionato da valutazioni in fatto eventualmente sfuggite al giudice di legittimità nelle proprie argomentazioni, essendo diversi i piani su cui operano le rispettive valutazioni e non essendo compito della Corte di cassazione di sovrapporre il proprio convincimento a quello del giudice di merito in ordine a tali aspetti. Del resto, ove la Suprema Corte soffermi eventualmente la sua attenzione su alcuni particolari aspetti da cui emerga la carenza o la contraddittorietà della motivazione, ciò non comporta che il giudice di rinvio sia investito del nuovo giudizio sui soli punti specificati, poiché egli conserva gli stessi poteri che gli competevano originariamente quale giudice di merito relativamente all'individuazione ed alla valutazione dei dati processuali, nell'ambito del capo della sentenza colpito da annullamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE QUARTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. D'URSO Giovanni - Presidente
Dott. MARZANO Francesco - Consigliere
Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere
Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere
Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
sentenza
sul ricorso proposto da:
(omissis) n. a (omissis) avverso la sentenza in data 20.6.2002 della Corte di Appello di Roma;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Procuratore Generale nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv. FAVINO Luigi del Foro di Roma, che ha concluso per raccoglimento del ricorso.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO - MOTIVI DELLA DECISIONE
Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Roma, giudican…

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