La concessione di beni demaniali lacuali per finalità turistico-ricreative, in assenza di una procedura di selezione imparziale e trasparente tra i candidati potenziali, nonché in presenza di rinnovi automatici, è in contrasto con l'art. 12 della direttiva 2006/123/CE e l'art. 49 TFUE, sicché le norme legislative nazionali che dispongono tali proroghe automatiche non devono essere applicate né dai giudici né dalle pubbliche amministrazioni. Pertanto, il rilascio di nuove concessioni demaniali deve avvenire all'esito di una procedura comparativa, nella quale è necessario che tutti i partecipanti, a pena di esclusione, presentino un atto unilaterale d'obbligo concernente l'impegno di corrispondere al concessionario uscente l'indennizzo nella misura prestabilita dalla perizia di stima, nonché che ciascun operatore economico presenti offerta per una sola concessione, in osservanza del divieto di presentare istanze di partecipazione per più di un chiosco.