Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5382 del 4 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5382PEN

Massima

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Il concorso del singolo nell'associazione mafiosa è integrato dalla prova del suo inserimento organico nel sodalizio, con consapevole adesione al programma criminoso e compimento di atti di essenza dell'associazione, anche se di modesta entità, purché non insignificanti, a prescindere dalla specifica attribuzione di ruoli e compiti. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria la prova certa della responsabilità dell'indagato, essendo questa rimessa all'esito del giudizio di merito. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere congrua e razionale, senza vizi logici o contraddizioni, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, se non per verificarne la correttezza logico-giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/04/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Dott. Francesco Jacoviello che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile;

udito il difensore avv. Caramazza Rosalia che ha chiesto l'accoglimento del ricorso…

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