Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3923 del 24 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3923PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'indagato, pur non essendo direttamente coinvolto nell'azione estorsiva, svolge un ruolo di "trait d'union" tra la vittima e il soggetto appartenente all'associazione mafiosa, agevolando così il compimento del reato e l'affermazione del potere intimidatorio della cosca criminale. In tali casi, la sussistenza della aggravante speciale di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 è giustificata dalla comprovata capacità dell'indagato di sfruttare le condizioni tipicizzanti il metodo mafioso, al fine di proteggere i commercianti che pagano il "pizzo" al clan e di annullare l'attività delittuosa di gruppi rivali o di soggetti orbitanti in circuiti di microcriminalità. La valutazione della gravità indiziaria, in presenza di tali elementi, deve tenere conto non solo delle dichiarazioni accusatorie della persona offesa, ma anche di altri riscontri oggettivi, come le risultanze delle intercettazioni e il ruolo svolto dall'indagato nel favorire l'intimidazione estorsiva, anche successivamente all'incontro tra la vittima e il soggetto appartenente all'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio Stefan - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

DE. VI. AN., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 17/05/2007 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SERPICO FRANCESCO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. E. DELEHAYE: intese alla dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Sulla richiesta di. riesame proposta nell'interesse di DE. VI. AN. avverso l'ordi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.