La notifica regolare e rituale delle cartelle di pagamento costituisce condizione di legittimità dell'intimazione di pagamento emessa ai sensi dell'art. 50, comma 2, del d.P.R. n. 602/1973, in quanto la mancata notifica della cartella di pagamento determina la nullità dell'atto successivo di intimazione. Tuttavia, qualora l'amministrazione finanziaria produca in giudizio la prova documentale dell'avvenuta notifica delle cartelle di pagamento, l'intimazione di pagamento deve ritenersi legittima e non può essere annullata per tale motivo, anche in presenza di un precedente accertamento giudiziale di nullità fondato sull'assenza di prova della notifica. Ciò in quanto il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone di dare rilievo alla documentazione prodotta in giudizio, che costituisce prova dirimente della regolarità della notifica, superando l'eventuale precedente pronuncia di annullamento fondata sull'assenza di tale prova. La produzione documentale in appello, pur se tardiva, deve pertanto essere ammessa ai sensi dell'art. 104 c.p.a., in quanto indispensabile ai fini della decisione della causa, che impegna direttamente lo Stato nei confronti dell'Unione europea al recupero di provviste finanziarie di derivazione eurounionale.