Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26139 del 17 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26139PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti non richiede una struttura complessa ed articolata, essendo sufficiente anche una struttura rudimentale per il perseguimento del fine comune sulla base dei singoli contributi. La prova dell'esistenza del vincolo associativo può essere desunta dalle modalità esecutive dei reati-fine e dalla loro ripetitività, dalla natura dei rapporti intercorrenti fra i sodali, dalla ripartizione di compiti e ruoli in vista della realizzazione del fine ultimo: l'attività di commercio di stupefacenti. La prova dell'esistenza del vincolo permanente, nascente dall'accordo associativo, può essere rinvenuta anche dall'accertamento di facta concludentia, quali i contatti continui tra gli spacciatori e tra questi e i loro fornitori. L'elemento oggettivo del reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti prescinde dal numero di volte in cui il singolo partecipante ha personalmente agito, per cui il coinvolgimento in un solo episodio criminoso non è incompatibile con l'affermata partecipazione dell'agente all'organizzazione di cui si è consapevolmente servito per commettere il fatto. Inoltre, la fungibilità del ruolo non è di per sé sintomatica di un ruolo extrassociativo, ben potendo una funzione essere svolta alternativamente da altro soggetto di rango corrispondente. Infine, la costituzione del sodalizio criminoso non è esclusa per il fatto che lo stesso sia per lo più imperniato attorno a componenti dello stesso nucleo familiare, poiché i rapporti parentali o coniugali, sommandosi al vincolo associativo, lo rendono ancora più pericoloso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI ((omissis)) - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del giorno 17/10/2019, del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TANGA ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TASSONE Kate, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza emessa in data 16 settembre 2019, il giudice per le indagini preliminari del Tribuna…

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