La realizzazione di un intervento edilizio abusivo che comporta un ampliamento della superficie utile oltre il limite del 20% previsto dalla legge regionale non rientra nel regime sanzionatorio applicabile agli abusi edilizi di carattere formale, per i quali è ammessa la fiscalizzazione. Pertanto, in tali casi, non è possibile ottenere l'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, in quanto la nuova normativa regionale ha circoscritto l'ambito di applicazione della fiscalizzazione ai soli interventi abusivi che determinano incrementi volumetrici realizzati in sopraelevazione o comunque non comportanti ampliamento dell'area di sedime del fabbricato. La disciplina applicabile è quella vigente al momento dell'adozione del provvedimento finale, a prescindere dalla data di presentazione dell'istanza di fiscalizzazione, in quanto tale istituto si differenzia dall'accertamento di conformità, per il quale la giurisprudenza ha ritenuto rilevanti le sopravvenienze normative intervenute fra il momento della presentazione della domanda e quello di adozione del provvedimento. Inoltre, in presenza di un esito negativo dell'istanza di fiscalizzazione che non presenta alternative, non rilevano eventuali vizi formali o procedurali del provvedimento, in applicazione dell'art. 21-octies, comma 1, primo periodo, della legge n. 241 del 1990.