Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8040 del 7 luglio 1998

ECLI:IT:CASS:1998:8040PEN

Massima

Massima ufficiale
E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 407 cod. proc. pen. del 1930, nella parte in cui non prevede che il decreto di citazione a giudizio rechi l'indicazione che l'imputato ha facoltà di richiedere la definizione con rito alternativo, in quanto, relativamente all'art. 3 Cost., l'omologazione del procedimento svolto con giudizio immediato secondo il nuovo codice ai procedimenti disciplinati dal previgente su cui si innestino le norme di cui agli artt. 248 e 249 disp. att. codice del 1989 è impropria. La mancanza dell'udienza preliminare, che sembra accomunare le due ipotesi, è solo un dato estrinseco e formale, essendo i secondi caratterizzati anche dalla fase istruttoria nel corso della quale pure è consentito avanzare richiesta di definizione con rito alternativo (art.247, quarto comma, e art.248, secondo comma, disp. ATT.). Ciò comporta l'infondatezza della questione anche sotto il profilo dell'art. 24 Cost., stante l'ampio "spatium deliberandi" concesso all'imputato per la scelta.

Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.