Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28195 del 9 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28195PEN

Massima

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Il giudizio sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non deve essere valutato secondo i medesimi criteri richiesti per il giudizio di merito, essendo sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati contestati. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione su tale valutazione è circoscritto al solo esame dell'atto impugnato, al fine di verificare che la motivazione sia logica e congrua rispetto ai canoni giuridici che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti. Pertanto, il giudizio sulla gravità indiziaria formulato dal giudice cautelare non è censurabile in sede di legittimità, ove risulti sorretto da un'adeguata disamina delle fonti investigative acquisite e da considerazioni non illogiche, ancorché il materiale probatorio possa essere suscettibile di diversa lettura, non consentita in questa sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01-10-2019 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 1 ottobre 2019, il Tribunale del Riesame di Catanzaro confermava l'ordinanza…

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