Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7742 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:7742SENB

Massima

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L'Amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte con un provvedimento espresso, anche quando abbia già anticipato il rigetto della richiesta, in quanto il privato ha il diritto di conoscere le ragioni della determinazione finale dell'Amministrazione e di poter eventualmente impugnare tale provvedimento. Il mancato esercizio del potere decisorio entro un termine ragionevole integra un'illegittima inerzia, che obbliga l'Amministrazione a pronunciarsi in modo espresso sull'istanza, indipendentemente dalla fondatezza della pretesa del privato. Il dovere di concludere il procedimento con un atto espresso sorge in tutte le ipotesi in cui, in relazione ai principi di correttezza e buona amministrazione, il privato abbia una legittima aspettativa a conoscere la decisione dell'Autorità, a prescindere dall'esistenza di una specifica previsione normativa in tal senso.

Sentenza completa

N. 03716/2015
REG.RIC.

N. 07742/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03716/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale n. 3716/15, proposto dalla Ambrogio s.r.l., rappresentata e difesa dall’avv. Fabrizio Cugia di Sant’Orsola presso il cui studio in Roma, Corso Vittorio Emanuele II, n. 184 è elettivamente domiciliata

contro

il Ministero dello sviluppo economico, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato presso i cui Uffici in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, è per legge domiciliato,

per la declaratoria

dell’illegittimità dell’inerzia serbata dal Ministero dello sviluppo economico sull’istanza di rideterminazione dei contributi a…

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