La valutazione di impatto ambientale (VIA) costituisce un provvedimento motivato, obbligatorio e vincolante, che esprime la conclusione dell'autorità competente in merito agli impatti ambientali significativi e negativi di un progetto, adottato sulla base di un'istruttoria completa e approfondita, degli esiti delle consultazioni pubbliche e delle eventuali consultazioni transfrontaliere. L'autorità procedente è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di VIA, indicando le condizioni ambientali per la realizzazione, l'esercizio e la dismissione del progetto, le misure previste per evitare, prevenire, ridurre e, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi, nonché le misure per il monitoraggio degli impatti. Eventuali prescrizioni possono contenere solo disposizioni limitative poste ad un'attività che ha già superato il generale vaglio di compatibilità ambientale. Qualora l'istruttoria risulti carente o incompleta, il provvedimento di VIA è illegittimo per difetto di motivazione e di istruttoria. In particolare, l'autorità competente deve effettuare la valutazione di incidenza ambientale (VINCA) ogni qualvolta vi sia la probabilità di un'incidenza significativa su un sito della rete Natura 2000, anche se il progetto è localizzato all'esterno del sito, nonché verificare la compatibilità del progetto con le prescrizioni di tutela contenute negli strumenti di pianificazione paesaggistica e ambientale vigenti, come il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) e il Piano di Assetto del Parco Regionale. Il principio di precauzione impone, inoltre, un'approfondita analisi degli impatti sulla salute e sull'ambiente, anche in relazione alla vicinanza del progetto a centri abitati e a edifici sensibili.