Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28280 del 10 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28280PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di legittima difesa, quale causa di esclusione della punibilità, presuppone la sussistenza di una situazione di pericolo attuale di un'offesa ingiusta, tale da determinare la necessità di una reazione proporzionata a respingere l'aggressione. Pertanto, l'eccesso colposo nella legittima difesa, che comporta una responsabilità attenuata, ricorre quando l'azione difensiva, pur essendo inizialmente legittima, risulta poi sproporzionata rispetto all'offesa subita, in ragione della particolare violenza e modalità dell'intervento difensivo, anche in considerazione delle condizioni personali dell'agente e delle circostanze concrete del fatto. La valutazione della sussistenza o meno della legittima difesa, o del suo eccesso colposo, rientra nell'ambito del giudizio di merito, il cui esito non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da una motivazione logica e coerente, che dia conto di tutti gli elementi di prova acquisiti e delle deduzioni difensive. Analogamente, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, la cui decisione è censurabile in Cassazione solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. In particolare, l'obbligo di motivazione sulla pena è assolto quando il giudice dichiari di ritenere "adeguata", "congrua" o "equa" la misura della pena applicata, risultando implicito il riferimento ai parametri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CANZIO Giovanni - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HA. KA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/10/2008 della CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. FUSARO Natale, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.