La concessione edilizia in variante che autorizza la ristrutturazione con parziale demolizione di un immobile, senza obbligo di rispettare la sagoma e il volume preesistenti, è legittima anche se l'edificio si trova in una zona omogenea A e l'intervento edilizio comporta un aumento del numero dei piani, purché non vi sia stata una demolizione integrale dell'edificio e l'altezza complessiva non superi quella dell'immobile confinante. Infatti, le distinzioni sui tipi di ristrutturazione previste dalla precedente normativa regionale non sono più vigenti una volta scaduto il termine transitorio previsto dalla legge regionale n. 52/1999, la quale ha unificato le diverse tipologie di interventi sul patrimonio edilizio esistente. Inoltre, la qualificazione dell'immobile come "villa" non è incompatibile con la realizzazione di più unità abitative per piano, atteso che tale tipologia edilizia non implica necessariamente l'isolamento dell'edificio dalle costruzioni circostanti, potendo trattarsi anche di un'abitazione monofamiliare originariamente trasformata in più appartamenti, purché permangano elementi di pregio architettonico e caratteristiche tipiche della villa, come la presenza di un giardino interno.