Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39665 del 10 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:39665PEN

Massima

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Il dolo alternativo è compatibile con il delitto di tentato omicidio quando l'agente prevede e vuole, come scelta sostanzialmente equipollente, il grave ferimento o la morte della vittima. Il riconoscimento dell'attenuante della provocazione è escluso quando la condotta dell'imputato si configura come una sfida, intesa come contrapposizione liberamente accettata e volontariamente perseguita al fine di imporre il proprio primato sull'altro, allo scopo di dare sfogo al proprio risentimento, ponendosi consapevolmente in una situazione illecita. La mancata concessione delle attenuanti generiche è adeguatamente motivata quando il giudice fa riferimento alla condotta di vita antecedente dell'imputato, caratterizzata da numerose condanne per reati di diversa natura, non solo contravvenzionali, commessi in un lungo periodo, rilevando così la sua scarsa sensibilità al rispetto della legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 773/2009 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 12/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. ((omissis)), ch…

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