Il regime transitorio di affidamento del servizio di trasporto pubblico regionale può essere prorogato in via eccezionale dalla Pubblica Amministrazione, anche con modifiche al piano industriale presentato dal gestore uscente, in attuazione di specifiche previsioni di legge nazionali e regionali che derogano al principio europeo di libera concorrenza. La Pubblica Amministrazione, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica, può apportare modifiche al piano industriale proposto dal gestore, senza essere vincolata al suo pedissequo rispetto né tenuta a motivare tali modifiche, in quanto la proroga del servizio in regime transitorio configura una controproposta di affidamento a procedura negoziata, restando inteso che il gestore non è obbligato ad accettare le nuove condizioni qualora le reputi svantaggiose. Tale regime transitorio eccezionale è giustificato dalla natura precaria e illegittima della gestione del servizio pubblico dopo la cessazione definitiva dell'affidamento al gestore uscente.