Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28072 del 26 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28072PEN

Massima

Il dolo generico, quale elemento psicologico del reato di violazione di domicilio, consiste nella coscienza e volontà dell'agente di introdursi o trattenersi nell'altrui abitazione contro la volontà del titolare del diritto di esclusione, essendo irrilevante il fine, buono o cattivo, che l'agente si propone, essendo sufficiente che l'evento delittuoso sia stato previsto e voluto dal soggetto quale conseguenza della propria condotta cosciente e volontaria. Le esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, possono essere desumibili dalle modalità violente di esecuzione del reato, dai precedenti penali dell'indagato e dal miglioramento dei rapporti tra l'indagato e la persona offesa, emergente dalla presentazione di una querela da parte di quest'ultima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Cateri - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/01/2019 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MAZZITELLI CATERINA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott.ssa MARINELLI FELICETTA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza, emessa in data 22 gennaio 2019, il Tribunale di Torino, a seguito di accoglimento dell'appello de…

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