Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4814 del 3 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4814PEN

Massima

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Il possesso di una somma di denaro versata a titolo di caparra confirmatoria, anche se materialmente detenuta da un soggetto diverso dall'imputato, può integrare il reato di appropriazione indebita qualora l'imputato abbia destinato tali somme a finalità incompatibili con il loro scopo originario, realizzando così una condotta di interversione del possesso che lo rende penalmente responsabile. Ciò in quanto, ai fini della configurabilità del reato, non rileva la qualificazione giuridica del titolo in base al quale le somme sono state versate, ma l'effettiva disponibilità e il potere di disposizione che l'imputato abbia esercitato su di esse, anche se formalmente intestate ad altri. La mancata restituzione della caparra, pertanto, non integra un mero illecito civile, ma può costituire appropriazione indebita qualora l'imputato abbia utilizzato le somme per finalità diverse da quelle per le quali erano state versate, realizzando così una condotta di interversione del possesso. Inoltre, ai fini dell'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, non rilevano elementi successivi alla consumazione del reato, come il recupero delle somme da parte della persona offesa, ma occorre valutare esclusivamente le circostanze oggettive e soggettive del fatto al momento della sua realizzazione. Infine, la concessione della sospensione condizionale della pena può essere esclusa dalla presenza di precedenti penali ostativi, indipendentemente dalla gravità del reato commesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fab - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/02/2021 della Corte d'appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Sergio Di Paola;
Lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cuomo Luigi, che ha chiesto annullarsi senza rinvio la sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Ancona, con la sentenza impugnata in questa sede, h…

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