Il diniego di permesso di costruire in sanatoria è legittimo quando il fabbricato realizzato in epoca successiva al 2006 insiste su un'area tipizzata dal vigente strumento urbanistico come verde agricolo di tipo A (A4), in cui è consentita la realizzazione di sole costruzioni ed edifici a servizio dell'agricoltura, con esclusione della destinazione residenziale non connessa all'esercizio dell'attività agricola, e l'area ha una superficie di soli 1100 mq, non rientrando pertanto nei requisiti dimensionali minimi previsti dalla normativa urbanistica per la realizzazione di edifici residenziali. In tali casi, il provvedimento di diniego risulta adeguatamente motivato e non viola il principio di partecipazione dell'interessato al procedimento, essendo stato comunque garantito il contraddittorio mediante il preavviso di diniego ex art. 10-bis della legge n. 241/1990, al quale l'interessato non ha fornito alcuna controdeduzione. Inoltre, la giurisprudenza formatasi in tema di lotto intercluso non trova applicazione quando l'area abbia una destinazione urbanistica agricola e non residenziale. Pertanto, il diniego di permesso di costruire in sanatoria è legittimo qualora l'area non presenti i requisiti dimensionali e di destinazione urbanistica previsti dalla normativa per la realizzazione di edifici residenziali, anche in assenza di una specifica valutazione della condizione di lotto intercluso.