Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43073 del 21 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43073PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di arresti domiciliari può essere legittimamente disposto e mantenuto in presenza di gravi indizi di colpevolezza, desumibili anche dalla condanna pronunciata in sede di cognizione, e di concreti e attuali profili di pericolosità sociale, desumibili dai precedenti penali, anche specifici, del soggetto, a prescindere dalla durata della misura già sofferta e dall'osservanza delle prescrizioni, atteso che tali elementi non sono idonei di per sé a escludere il pericolo di recidiva. Il giudice è tenuto a motivare in modo adeguato la sussistenza di tali presupposti, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli argomenti difensivi, essendo sufficiente il richiamo ai dati rilevanti ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICHELE BIANCHI;
sentite le conclusioni del PG Dott. FRANCA ZACCO;
che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata il 19.2.2019 il Tribunale di Messina, quale giudice ai sensi dell'articolo 310 c.p.p., ha respinto l'app…

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