Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1520 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:1520SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, in quanto atto dovuto e dal contenuto rigidamente vincolato, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, essendo sufficiente l'indicazione dei presupposti di fatto e l'individuazione e qualificazione degli abusi edilizi riscontrati. L'amministrazione comunale, nel procedimento di repressione degli abusi edilizi, non è tenuta a verificare la legittimità o la sanabilità delle opere contestate, essendo sufficiente rilevare l'assenza di titolo edilizio a supporto delle stesse. Inoltre, la presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001, in assenza di un provvedimento espresso di accoglimento entro il termine di sessanta giorni, comporta la formazione di un silenzio-diniego, il quale va impugnato dall'interessato in sede giurisdizionale, senza che ciò possa incidere sulla legittimità dell'ordinanza di demolizione già adottata. Pertanto, l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adeguatamente motivata in relazione ai presupposti di fatto e di diritto, è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento né la verifica della sanabilità degli abusi, essendo sufficiente l'accertamento dell'assenza di titolo edilizio, e il cui contenuto non può essere influenzato dalla presentazione di un'istanza di accertamento di conformità, in assenza di un provvedimento espresso di accoglimento entro il termine di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/04/2020

N. 01520/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00442/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 442 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con il quale elettivamente domiciliano in Napoli, Via S. Brigida n. 39, e con recapito digitale come da REGINDE;

contro

Comune di Casal di Principe, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio domicilia in Napoli, via ((omissis)) n. 62, e con recapito digitale come da REGINDE;

per l'annullamento:

1) Quanto al ricorso introduttivo.

1.1) dell’ordinanza n. 66 del 28 ottobre 2013, prot. n. 11229, …

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