Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44125 del 2 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44125PEN

Massima

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La detenzione di sostanze stupefacenti integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990 solo se le quantità detenute, le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione dimostrino una destinazione d'uso non esclusivamente personale. Il mero superamento dei limiti quantitativi tabellari non è sufficiente, essendo necessaria una valutazione complessiva degli elementi probatori, che tenga conto anche dello stato di tossicodipendenza dell'imputato e della strumentazione rinvenuta, ove idonea all'assunzione personale della sostanza. La prova della destinazione allo spaccio non può fondarsi su una motivazione apodittica, ma deve essere adeguatamente argomentata alla luce di tutti i dati processuali rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/11/2014 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
udito per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso insistendo nei motivi di ri…

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