La distanza minima tra edifici principali e costruzioni accessorie esistenti, regolarmente autorizzate, è di 5 metri, ai sensi dell'art. 11, comma 4, delle norme di attuazione del piano urbanistico comunale. Tuttavia, qualora le costruzioni accessorie assumano carattere di edificio, con strutture stabili e permanenti, esse devono rispettare la distanza minima di 10 metri prevista per gli edifici principali dall'art. 6 delle medesime norme. La qualificazione di un immobile come edificio accessorio o principale rileva ai fini della determinazione della distanza minima da rispettare, indipendentemente dalla destinazione d'uso effettivamente in essere, essendo determinante la qualificazione urbanistica originaria dell'immobile, salvo diversa autorizzazione. Pertanto, il rilascio di concessioni edilizie che non rispettino la distanza minima di 10 metri tra edifici principali e costruzioni accessorie aventi carattere di edificio è illegittimo, con conseguente annullamento parziale degli atti impugnati.