Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4781 del 31 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4781PEN

Massima

Il reato di falsità materiale in scrittura privata di cui all'art. 485 c.p. è punibile a querela della persona offesa. In assenza di querela, l'azione penale non può essere iniziata e la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, ferme restando le statuizioni in ordine alla falsità accertata. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve verificare non solo la falsificazione del documento, ma anche la riconducibilità della condotta all'imputato, tenendo conto delle sue condizioni personali e delle modalità di realizzazione del fatto. Inoltre, il giudice deve motivare adeguatamente in ordine alla concessione o al diniego delle attenuanti generiche e alla determinazione della pena, considerando la lievità e la risalenza nel tempo dei precedenti penali dell'imputato, nonché la gravità complessiva del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/03/2007 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAZZIOLI EDOARDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIGLIETTA Gianfranco che ha concluso per il rigetto.

OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

Ma. Gi. ricorre per cassazione …

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