Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3862 del 26 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3862PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., può essere desunta da un complesso di gravi, precisi e concordanti indizi, quali i contatti e i rapporti intrattenuti dall'indagato con esponenti di spicco dell'organizzazione criminale, le modalità riservate e criptiche con cui tali contatti avvengono, l'utilizzo di telefoni "puliti" per eludere intercettazioni, nonché il ruolo di responsabilità e di collegamento svolto dall'indagato nell'ambito dell'associazione. Tali elementi, valutati complessivamente e nel contesto probatorio, possono integrare la prova della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa, anche in assenza di una diretta e immediata prova della sua partecipazione a specifici reati-fine. Inoltre, il grave indizio della disponibilità di armi da parte dell'associazione, ai sensi del comma 4 dell'art. 416-bis c.p., può essere desunto da elementi fattuali, come le modalità di condotta e le finalità perseguite, senza necessità di una prova diretta della materiale disponibilità delle armi. Infine, la sussistenza delle esigenze cautelari, in relazione al delitto di cui all'art. 416-bis c.p., può essere desunta dalla reiterazione delle condotte criminose e dalla natura associativa del contesto in cui le stesse vengono poste in essere, senza necessità di una specifica motivazione in ordine alla scelta della custodia cautelare, in applicazione della presunzione di adeguatezza di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
contro l'ordinanza del 17/06/2016 del Tribunale del riesame di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. G. Rago;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Casella Giuseppina, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 17/06/2016, il Tribun…

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