Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31416 del 10 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31416PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non deve essere inteso come imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato, ma come continuità del "periculum libertatis" nella sua dimensione temporale, da valutarsi sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato, ovvero della presenza di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di recidiva, e quindi applicare la misura cautelare più grave, anche in presenza di condotte illecite commesse in un periodo antecedente all'emissione del provvedimento, purché tali condotte siano idonee a dimostrare la persistenza della pericolosità sociale dell'indagato e il concreto rischio di reiterazione del reato, come desumibile da elementi probatori recenti e specifici. In tale valutazione, il giudice deve tenere conto della gravità della condotta posta in essere, dei collegamenti dell'indagato con ambienti criminali, nonché di ogni altro elemento indicativo della concreta attualità del pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CAIRO ANTONIO;
Lette le conclusioni del sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Suprema Corte che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Roma, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere d…

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