Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23058 del 9 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23058PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di lesioni volontarie aggravate dall'uso di un'arma, deve dare prevalente rilievo alle dichiarazioni testimoniali della parte lesa, confortate dai risultati della visita medica, rispetto alla diversa versione dei fatti fornita dall'imputato, qualora tale ricostruzione risulti logica e coerente con gli elementi probatori acquisiti. Inoltre, nel determinare la pena, il giudice deve tenere conto della gravità oggettiva della condotta, anche se per mero caso fortuito non si siano verificate gravi conseguenze, nonché della presenza di precedenti penali a carico dell'imputato, senza che sia necessario ravvisare la sussistenza di attenuanti generiche. Tali valutazioni di merito, se sorrette da una motivazione logica e congrua, non sono censurabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. DO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/02/2006 CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. Galasso Aurelio che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

Ra. Do. e' stato c…

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