Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7834 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:7834SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione sulla domanda di concessione di suolo pubblico, una volta che la pretesa del ricorrente risulti pienamente soddisfatta con il rilascio del titolo concessorio, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento entro un termine ragionevole, in ossequio al principio di buona amministrazione e di tutela dell'affidamento del privato, evitando ritardi ingiustificati che possano pregiudicare l'esercizio dell'attività economica. Qualora l'amministrazione non provveda tempestivamente, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento finale, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale. Il silenzio serbato dall'amministrazione sulla domanda del privato non può essere considerato come una forma di diniego tacito, ma costituisce una violazione del dovere di provvedere, che legittima il ricorso giurisdizionale per l'accertamento dell'obbligo di provvedere e l'adozione di misure idonee a garantire l'esercizio del diritto del privato. Il principio di buona amministrazione, sancito dall'art. 97 della Costituzione, impone all'amministrazione di agire con imparzialità, trasparenza e nel rispetto dei termini procedimentali, al fine di assicurare la tutela degli interessi pubblici e privati coinvolti. Il giudice amministrativo, nel dichiarare la cessazione della materia del contendere, tiene conto della sopravvenuta soddisfazione della pretesa del ricorrente, compensando integralmente le spese di lite tra le parti, in applicazione del principio di soccombenza virtuale e di equità processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2023

N. 07834/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01145/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1145 del 2023, proposto dalla Blue Diamond S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice, n. 4;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Daniela Dante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per accertare e dichiarare

- l'illegittimità del silenzio serbato da Roma Capitale sulla …

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