Il provvedimento sanzionatorio di sospensione della licenza comunale di esercizio del servizio taxi può essere legittimamente adottato solo in presenza di una puntuale istruttoria e adeguata motivazione, che dimostrino la sussistenza di una effettiva violazione degli obblighi di prestazione del servizio mediante offerta indifferenziata al pubblico, previsti dalla normativa e dal regolamento comunale applicabile. In assenza di tali presupposti, il provvedimento è affetto da eccesso di potere per difetto di presupposti, carenza di istruttoria e difetto di motivazione, nonché da violazione delle disposizioni che disciplinano la sanzione della sospensione. Inoltre, l'adozione della sanzione deve tenere conto delle ragioni di carattere emergenziale e organizzativo addotte dal tassista, volte a giustificare eventuali deviazioni dalle modalità ordinarie di svolgimento del servizio, al fine di assicurare un'adeguata risposta alle esigenze dell'utenza. In tali ipotesi, l'Amministrazione è tenuta a svolgere un'approfondita istruttoria in contraddittorio con il titolare della licenza, prima di irrogare la sanzione, al fine di accertare la effettiva sussistenza della violazione contestata. In caso di mancato espletamento di tale istruttoria e di carente motivazione del provvedimento sanzionatorio, questo è affetto da eccesso di potere e deve essere annullato.