Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6192 del 18 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6192PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di contraffazione di monete può essere desunto anche dalla identità del numero di serie delle banconote contraffatte rinvenute in possesso dei concorrenti, nonché dal rapporto di parentela tra gli stessi, in assenza di elementi che dimostrino l'estraneità di uno di essi al previo concerto criminoso. Inoltre, la diversa qualificazione giuridica del reato, operata in sede di gravame, non integra una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, purché gli elementi strutturali della nuova fattispecie siano stati effettivamente contestati all'imputato, consentendogli di esercitare compiutamente il suo diritto di difesa. Il giudice di appello, pertanto, può riqualificare il reato, anche in senso più grave, senza incorrere in vizi di legittimità, qualora siano rispettate le garanzie del contraddittorio e del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto il 28.1.2010 da:

l'avv. ((omissis)), difensore di CA. Sa. , nato a (OMESSO), e di C. S. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Catania del 5 dicembre 2009;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere dr. ((omissis))o BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto dei ric…

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