Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 296 del 2016

ECLI:IT:TARPA:2016:296SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ingiunzione alla demolizione di opere edilizie abusive può essere legittimamente revocato dall'amministrazione competente, con conseguente cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il medesimo provvedimento, qualora l'amministrazione rilasci successivamente la concessione edilizia in sanatoria per le opere realizzate. In tal caso, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione della vicenda contenziosa e del mutamento della situazione giuridica intervenuto nel corso del giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente revocare un provvedimento di ingiunzione alla demolizione di opere edilizie abusive, qualora successivamente rilasci la concessione edilizia in sanatoria per le medesime opere. Ciò determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il provvedimento di ingiunzione, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione dell'evoluzione della vicenda processuale. La massima evidenzia come l'ordinamento giuridico riconosca all'amministrazione la facoltà di riesaminare e correggere i propri provvedimenti, qualora sopravvengano nuovi elementi che ne giustifichino la modifica o la revoca. Ciò consente di tutelare adeguatamente la posizione del privato, evitando l'esecuzione di provvedimenti demolitori laddove l'amministrazione abbia successivamente riconosciuto la legittimità delle opere realizzate. La compensazione delle spese di giudizio rappresenta un corollario di tale principio, in quanto tiene conto del mutamento della situazione giuridica intervenuto nel corso del procedimento.

Sentenza completa

N. 00952/2015
REG.RIC.

N. 00296/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00952/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 952 del 2015, proposto da:
SENISE Angelo e TAGLIARENI Maria, rappresentati e difesi dall'avv. Natalia Napoli ed elettivamente domiciliati presso il suo studio, sito in Palermo nella Via Mariano Stabile n°85;

contro

il COMUNE di CAMPOBELLO di MAZARA, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Kathya Ziletti, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo Tar, sito in Palermo nella Via Butera n.6;

per l'annullamento

- del provvedimento n. 64 del 22/12/2014, notificato l'8/1/2015, a mezzo del quale il Dirigente settore urbanistica e pianifica…

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