Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3241 del 22 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3241PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve attentamente esaminare il compendio investigativo nel suo complesso, tenendo conto delle convergenti dichiarazioni dei coindagati e degli esiti delle attività di osservazione della polizia giudiziaria, purché tali elementi siano adeguatamente riscontrati. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo esaustivo e logico delle ragioni per cui tali risultanze probatorie raggiungono il grado di gravità indiziaria richiesto dalla legge. Inoltre, il giudice deve valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, avendo riguardo all'entità del fatto contestato, alla personalità dell'indagato, desunta anche dai suoi precedenti penali, e alla conseguente prognosi negativa sulla sua futura condotta, al fine di applicare la misura cautelare più adeguata e proporzionata. Il rispetto di tali principi è essenziale per assicurare il corretto esercizio del potere cautelare, nel delicato bilanciamento tra le esigenze di tutela della collettività e la salvaguardia dei diritti fondamentali dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - Consigliere

Dott. BRUNO P. - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 17/04/2012 del Tribunale di Milano, in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione del consigliere ((omissis)) BRUNO;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dr. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 25/03/2012 il …

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