Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1893 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:1893SENT

Massima

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Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per cessione non autorizzata dell'alloggio a terzi può essere legittimamente adottato dall'ente gestore, il quale non è tenuto a rispettare un termine perentorio per dare esecuzione a tale provvedimento. Il decreto di rilascio dell'alloggio, conseguente alla decadenza, non necessita di una specifica motivazione, essendo sufficiente il mero rinvio al precedente provvedimento di decadenza. L'impugnazione del provvedimento di decadenza è soggetta a termini decadenziali, la cui decorrenza è determinata dalla data di effettiva conoscenza dello stesso da parte dell'assegnatario, anche in caso di mancata consegna della relativa comunicazione al domicilio. Pertanto, il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per cessione non autorizzata a terzi, e il conseguente decreto di rilascio, sono legittimi qualora adottati nel rispetto dei presupposti e delle garanzie procedimentali previsti dalla normativa di settore, indipendentemente dalla tempestività dell'impugnazione del provvedimento di decadenza da parte dell'assegnatario.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/07/2018

N. 01893/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01339/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio introdotto con il ricorso numero di registro generale 1339 del 2018, proposto da Katia Elena Adragna, rappresentato e difeso dall'avvocato Marzia Simionato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Lamarmora 21;

contro

l’Azienda Lombarda Edilizia Residenziale - ALER Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, assistita e difesa dagli avvocati Valeria Cappellini, e Grazia Capilli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Il Comune di Milano, in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

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