Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46762 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46762PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso sussiste quando un gruppo criminale, anche a seguito di azioni repressive e condanne definitive, persevera nel mantenere il controllo di un determinato territorio attraverso la forza di intimidazione, l'omertà e il condizionamento della vita economica e sociale, avvalendosi di metodi violenti e intimidatori anche senza necessità di ricorrere all'uccisione. La continuità dell'associazione può essere desunta da precedenti condanne di alcuni degli attuali indagati, dalle intercettazioni che rivelano l'esistenza di legami con i predecessori e dalla commissione di reati-fine con modalità tipiche del metodo mafioso, come l'imposizione di richieste estorsive accompagnate da chiare manifestazioni di forza intimidatoria. Ai fini della configurabilità del reato non è necessario che l'associazione abbia già realizzato in concreto il programma criminoso, essendo sufficiente l'accertamento della sua attualità e della disponibilità degli associati a ricorrere all'intimidazione. Inoltre, la partecipazione all'associazione può essere desunta da elementi indiziari, quali le intercettazioni che rivelano il coinvolgimento dell'indagato in attività illecite riconducibili all'associazione, senza che sia necessaria la prova di specifici ruoli o contributi causali. Infine, l'aggravante dell'associazione armata può essere riconosciuta sulla base di elementi indiziari, come i riferimenti alle armi nelle conversazioni intercettate, senza che sia necessario il rinvenimento materiale delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catania, in data 19.5.2008.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore del ricorrente, Avv. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'accogliment…

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