Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17322 del 18 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17322PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'agente, sfruttando la propria appartenenza a un'organizzazione criminale radicata sul territorio, prospetta alla vittima l'esistenza di una "consociazione malavitosa" in grado di imporre il pagamento di somme di denaro per consentirle di svolgere indisturbata la propria attività economica, così ponendola in una condizione di totale assoggettamento. Tali minacce, caratterizzate da modalità tipiche del metodo mafioso quali il riferimento a precedenti atti intimidatori, l'esibizione della propria identità e recapiti, nonché il richiamo all'utilità economica che la dazione di denaro avrebbe comportato per l'organizzazione criminale, integrano l'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203/1991, a prescindere dall'effettivo richiamo a un clan specifico. Inoltre, l'offerta di risarcimento del danno effettuata in sede processuale non costituisce offerta reale ai fini dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 6 c.p., qualora non sia formulata mediante la consegna di denaro contante o di un titolo di sicuro incasso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1405/2013 della Corte d'appello di Salerno, del 14.5.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), quale sostituto processu…

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