Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9900 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:9900SENT

Massima

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Il piano regolatore generale di un Comune, pur essendo uno strumento di pianificazione urbanistica di ampia discrezionalità, non può tuttavia introdurre modifiche alla destinazione d'uso di un'area di proprietà privata senza adeguata motivazione e senza rispettare il principio di proporzionalità tra l'interesse pubblico perseguito e il sacrificio imposto al privato. Pertanto, qualora l'Amministrazione comunale abbia erroneamente mutato la destinazione di una zona da artigianale a verde pubblico, senza alcuna giustificazione, tale scelta pianificatoria deve essere annullata, in quanto lesiva del legittimo affidamento del proprietario sulla conservazione della precedente destinazione d'uso del proprio terreno. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a ordinare all'Amministrazione di ripristinare la precedente destinazione urbanistica, al fine di tutelare adeguatamente la posizione giuridica del privato, salvo che l'Amministrazione non dimostri l'esistenza di preminenti esigenze di interesse pubblico che giustifichino il sacrificio imposto al proprietario. Il principio di proporzionalità, infatti, impone all'Amministrazione di contemperare l'interesse pubblico con quello privato, scegliendo la soluzione che comporti il minor sacrificio possibile per il privato, anche attraverso l'applicazione di istituti perequativi o compensativi. Pertanto, l'annullamento giurisdizionale della scelta pianificatoria illegittima rappresenta lo strumento di tutela più adeguato per ristabilire la corretta conformazione del diritto di proprietà, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 09508/2008
REG.RIC.

N. 09900/2012 REG.PROV.COLL.

N. 09508/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9508 del 2008, proposto da:
Rosella Massimo, Rosella Alfredo e Rosella Maria Ludovica, rappresentati e difesi dagli avv.ti Giuseppe Lavitola e Irene Bellavia, con domicilio eletto presso Giuseppe Lavitola in Roma, via Costabella, 23;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Umberto Garofoli, con domicilio eletto Roma, via del Tempio di Giove, 21;
Regione Lazio e Provincia di Roma in persona dei loro legali rappresentanti
pro tempore
, non costituite in giudizio;

per l'annullamento

- della delibera 19-20.3.2003 …

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