Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 228 del 2016

ECLI:IT:TARTOS:2016:228SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia per opere realizzate in zona soggetta a vincolo paesaggistico è legittimo quando la commissione edilizia integrata, sulla base di una valutazione tecnico-discrezionale, rilevi che i materiali e le tecnologie utilizzati nell'abuso non si inseriscono nel contesto ambientale, costituendo un elemento di degrado estetico ed architettonico, senza che il comune sia tenuto a dettare prescrizioni per un corretto inserimento paesaggistico, atteso che gli elementi negativamente valutati investono aspetti strutturali e qualificanti dell'opera non suscettibili di essere facilmente rimossi. Infatti, la legge sul condono edilizio non ha inteso derogare alle normative speciali a tutela di interessi differenziati, come quello paesaggistico, per cui il rigore nella valutazione di compatibilità dell'opera abusiva con i vincoli esistenti non può essere attenuato.

Sentenza completa

N. 00779/2000
REG.RIC.

N. 00228/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00779/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 779 del 2000, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. Toscana, in Firenze, via Ricasoli, 40;

contro

Comune di Orbetello;

per l'annullamento

- del provvedimento di diniego di sanatoria n. 566 del 17 novembre 1999 del Comune di Orbetello, notificato il 31 gennaio 2000, con il quale si ordina altresì la demolizione delle opere edilizie oggetto della pratica di condono edilizio n. 1722, nonchè dei relativi atti presupposti, con particolare riguardo:- al diniego di autorizzazione ex art. 7 l. 1497/39 n. 51 …

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