Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17360 del 8 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17360PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di accesso abusivo a sistema informatico può essere configurato quando il contributo del concorrente, pur non essendo materialmente l'autore dell'accesso, risulta comunque idoneo a rafforzare il proposito criminoso e ad agevolare l'esecuzione del reato, come nel caso di chi mette a disposizione i propri documenti di identità per l'apertura di conti correnti sui quali affluiscono somme di denaro provento di frode informatica. Ciò in quanto il concorrente, pur non essendo l'autore materiale dell'accesso abusivo, ha comunque consapevolmente agevolato la realizzazione della condotta illecita, rendendola possibile o più agevole. Pertanto, il concorso morale nel reato di accesso abusivo a sistema informatico può essere configurato anche quando il concorrente non abbia piena contezza della totalità delle attività illecite poste in essere dal concorrente principale, essendo sufficiente che egli sia consapevole dei comportamenti che producono l'accredito delle somme di denaro sui conti a lui intestati, essendo tali condotte riconducibili all'illecito accesso al sistema telematico. Il dolo richiesto per il reato di accesso abusivo a sistema informatico è un dolo generico, essendo sufficiente la coscienza e volontà di introdursi in un sistema informatico senza averne il diritto, a prescindere dallo scopo perseguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza 19-02-2019 Corte Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Eduardo de Gregorio.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Milano ha parzialmente riformato la pronunzia di condanna a carico dell'imputato per i reati di accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico e frode informatica di cui agli articoli 615 ter e 640 ter c.…

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