Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18330 del 9 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18330PEN

Massima

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Il ricorso avverso la sentenza di condanna per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dolose è dichiarato inammissibile. La condotta di accompagnamento in caserma del soggetto, già identificato e sottoposto a perquisizione, non integra un atto arbitrario da parte delle forze dell'ordine, in quanto finalizzata a prevenire situazioni di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. Pertanto, la reazione del ricorrente non può essere qualificata come "resistenza giustificata" ai sensi dell'art. 393-bis c.p. Inoltre, la dosimetria della pena, la diversificazione del trattamento sanzionatorio rispetto al coimputato, nonché il diniego delle circostanze attenuanti generiche e del beneficio della sospensione condizionale della pena, risultano adeguatamente motivati dalla Corte di appello sulla base di valutazioni non manifestamente illogiche o viziati da errori logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2020 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di appello di F…

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