Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26660 del 9 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26660PEN

Massima

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Il giudice di appello, investito della cognizione di un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza limitarsi alla mera constatazione dell'esistenza di un'aggravante contestata, ma valutando nel complesso tutti gli elementi rilevanti ai fini della persistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare, nel rispetto dei limiti del devolutum. Pertanto, il tribunale del riesame, nel decidere sull'appello avverso l'ordinanza di revoca di una misura cautelare, deve esaminare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza arrestarsi alla sola constatazione dell'esistenza di un'aggravante contestata, ma valutando complessivamente tutti i presupposti rilevanti ai fini del mantenimento della cautela, entro i limiti del thema decidendum. La motivazione del provvedimento di appello deve dare conto in modo adeguato di tale esame, senza limitarsi a mere tautologie o affermazioni generiche, ma argomentando in modo coerente e logico sulla persistenza dei requisiti per l'applicazione della misura cautelare. Ciò al fine di assicurare il rispetto del diritto di difesa dell'indagato e la corretta applicazione della disciplina cautelare, la quale richiede una valutazione complessiva e non frammentaria dei presupposti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ho. Er. ;

avverso l'ordinanza del Tribunale per i minorenni dell'((omissis)), pronunciata in data 2.11.2006;

letto il ricorso ed il provvedimento impugnato;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

1. Avverso l'ordinanza del Gip, che ave…

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