Consiglio di Stato sentenza n. 2657 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:2657SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione paesaggistica da parte di un Comune, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 1497 del 1939, deve essere adeguatamente motivato in ordine alla compatibilità delle opere edilizie con il contesto paesaggistico circostante, non potendosi limitare ad un mero recepimento acritico di un parere favorevole della Commissione Edilizia Integrata, senza fornire alcuna indicazione sulla valutazione di tale compatibilità. Il Ministero competente in materia di beni culturali e ambientali può legittimamente esercitare il proprio potere di controllo e annullamento di tale autorizzazione comunale, qualora riscontri la carenza di motivazione, senza che ciò configuri un'indebita sovrapposizione della propria valutazione di merito a quella dell'ente locale. Tale potere di annullamento non è soggetto a termini perentori, ma deve essere esercitato entro un termine ragionevole, tenuto conto della necessità di assicurare la tutela del paesaggio, interesse pubblico primario. Ove il Comune, a seguito dell'annullamento dell'autorizzazione, proceda a un riesame della pratica e ad un nuovo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, la Sovrintendenza competente deve verificare la congruità della nuova motivazione fornita, al fine di accertare la compatibilità delle opere con il contesto paesaggistico, potendo eventualmente disporre ulteriori approfondimenti istruttori. Il giudice amministrativo, in tale contesto, deve valutare la necessità di attendere l'esito definitivo di tale procedimento amministrativo, prima di pronunciarsi sulla legittimità dell'annullamento dell'autorizzazione originariamente rilasciata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE SESTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 5127 del 2000, proposto da:
D.Vi.An.Ma., rappresentata e difesa dall'avv. Lu.D.Lu.D., con domicilio eletto presso Lu.Na. in Roma;
contro
Comune di Anacapri;
Ministero dei beni culturali e ambientali;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. CAMPANIA - NAPOLI: SEZIONE IV n. 00192/2000, resa tra le parti, concernente NULLA OSTA AMBIENTALE.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 20 aprile 2010 il Cons. Marcella Colombati e udito per l'appellante l'avvocato Ab. per delega dell'Avv. D.Lu.;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Con la sentenza n. 192 del 2000 il Tar per …

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