Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4919 del 8 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4919PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile anche in relazione ad associazioni per delinquere di origine straniera e a gruppi composti da stranieri operanti nel territorio italiano, che mirano ad assoggettare al proprio potere criminale un numero indeterminato di persone appartenenti a una determinata comunità, avvalendosi di metodi tipicamente mafiosi e della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, anche in assenza del controllo di un determinato territorio. È sufficiente che l'organizzazione abbia conseguito fama criminale, fruendo anche di quella dell'associazione originaria e adottandone i modelli di organizzazione e i rituali di adesione, e che abbia manifestato una concreta capacità di intimidazione effettivamente percepita come tale, così producendo un assoggettamento omertoso nell'ambito oggettivo e soggettivo, pur eventualmente circoscritto, in cui opera. Ai fini dell'integrazione della condotta di partecipazione all'associazione di tipo mafioso, non è necessaria l'investitura formale o la commissione di reati-fine, essendo sufficiente la stabile ed organica compenetrazione del soggetto rispetto al tessuto organizzativo del sodalizio, da valutarsi alla stregua di una lettura unitaria degli elementi rivelatori di un suo ruolo dinamico all'interno dello stesso. Sussiste una presunzione relativa quanto alla sussistenza delle esigenze cautelari e assoluta quanto all'adeguatezza della misura di massimo grado, superabile solo con la prova del recesso dell'indagato dall'associazione o dell'esaurimento della sua attività, mentre il decorso di un considerevole lasso di tempo tra l'emissione della misura e i fatti contestati può essere valutato solo in via residuale, facendo stretto riferimento alla natura non stabile dell'associazione e alla sua scarsa forza attrattiva e intimidatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppin - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittor - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/08/2020 del TRIBUNALE DI L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MESSINI D'AGOSTINI Piero;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PEDICINI Ettore, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 31/8/2020 il Tribunale di L'Aquila…

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