Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35695 del 19 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35695PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La concessione dell'attenuante speciale della collaborazione di cui all'art. 8 della L. n. 203 del 1991 è subordinata all'accertamento di un contesto mafioso in cui è stato commesso il reato, non essendo sufficiente la mera esclusione dell'aggravante di cui all'art. 7 del D.L. n. 152 del 1991. Pertanto, qualora il giudice di merito abbia escluso in modo motivato l'esistenza di un contesto mafioso, non può essere riconosciuta l'attenuante della collaborazione, in quanto questa presuppone che il delitto sia stato commesso avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. o per agevolare l'attività di associazioni di tipo mafioso. La mancata contestazione formale dell'aggravante mafiosa non è di per sé ostativa all'applicazione dell'attenuante, ma questa può essere concessa solo ove sia accertata in concreto la natura mafiosa del contesto in cui il reato è stato commesso, indipendentemente dalla sua formale contestazione. Inoltre, l'attenuante della collaborazione non è cumulabile con l'attenuante prevista dall'art. 74, comma 7, del D.P.R. n. 309 del 1990, in quanto entrambe le circostanze hanno natura premiale e sono dirette ad evitare che il reato associativo sia portato ad ulteriori conseguenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa A. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaeta - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6/2015 CORTE ASSISE APPELLO di BARI, del 06/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza i…

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