Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 87 del 7 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:87PEN

Massima

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Il perdurante coinvolgimento di un soggetto in un contesto associativo mafioso, successivamente alla sua condanna per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, deve essere dimostrato attraverso elementi indiziari certi e specifici, che consentano di ritenere con ragionevole sicurezza il mantenimento di un ruolo attivo e consapevole all'interno del sodalizio criminale. Non sono sufficienti a tal fine mere frequentazioni con altri soggetti già condannati per reati di stampo mafioso, né la partecipazione a riunioni o incontri, in assenza di elementi che ne comprovino inequivocabilmente la natura e la finalità delittuosa. Analogamente, dichiarazioni di collaboratori di giustizia relative a fatti risalenti nel tempo e non corroborate da ulteriori riscontri probatori non possono costituire, di per sé, prova della perdurante adesione dell'indagato all'associazione criminale. Perché possa ritenersi integrato il requisito dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, è necessario che l'autorità giudiziaria fornisca una motivazione puntuale e logicamente coerente, fondata su elementi di fatto specifici e concludenti, idonei a dimostrare il perdurante coinvolgimento dell'indagato nell'attività del sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Gianni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Ro. , n. a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 24 aprile-5 maggio 2008 del Tribunale di Messina;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) M., che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito per il ricorrente l'avv. ((omissis)) in s…

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