Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25440 del 10 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25440PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova, gode di un ampio potere discrezionale che non può essere sindacato in sede di legittimità, se la motivazione risulta congrua e logica. Pertanto, le censure del ricorrente relative alla valutazione della prova e all'applicazione di una causa di giustificazione sono inammissibili in Cassazione, in quanto attengono a questioni riservate alla competenza esclusiva del giudice di merito, il quale ha il compito di esaminare compiutamente le risultanze processuali e pervenire a una decisione adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 10-6-2010 della Corte di Appello di L'Aquila;

visti gli atti, la sentenza ed il procedimento;

udita la relazione fatta dal consigliere, Dott. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avv. (OMISSIS) (in sost. avv. (OMISSIS)), che ha insistito per l&#…

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